(aggiornato il 17 novembre 2019)
Fonte: Elaborazioni su dati Istat
L’analisi dei contributi permette di scomporre l’inflazione nelle sue componenti. La variazione tendenziale degli indici dei prezzi al consumo, è uguale alla somma dei contributo di ogni singolo prodotto, il cui peso dipende dalla importanza relativa sulla spesa per consumi delle famiglie.
Ottobre 2019
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
In aumento servizi bancari e ricettivi, manutenzione auto, sigarette, bollette della luce.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente alla bolletta del gas, ai carburanti, telefoni cellulari e servizi ad essi collegati, tv.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Servizi (+0,4%); Altri beni e Alimentari (+0,2%). Negativo il contributo dei prodotti energetici (-0,5%) e Teconologici (-0,1%).
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Settembre 2019
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
In aumento servizi bancari e ricettivi, manutenzione auto, sigarette, bollette della luce.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente alla bolletta del gas, ai carburanti, telefoni cellulari e servizi ad essi collegati, tv.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Servizi (+0,3%); Altri beni (+0,2%), Alimentari e Automobili (+0,1%). Negativo il contributo dei prodotti energetici (-0,3%) e Teconologici (-0,1%).
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Agosto 2019
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
In aumento voli aerei, servizi bancari e ricettivi, manutenzione auto, sigarette, bollette della luce.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente alla bolletta del gas, ai telefoni cellulari e servizi ad essi collegati, tv, benzine.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Servizi (+0,3%); Altri beni (+0,2%), Alimentari e Automobili (+0,1%). Negativo il contributo dei prodotti energetici (-0,2%) e Teconologici (-0,1%).
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Luglio 2019
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
In aumento i servizi bancari e ricettivi, le sigarette, alcuni trasporti e le bollette della luce.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente alla bolletta del gas, ai telefoni cellulari e servizi ad essi collegati, tv, benzine.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Servizi (+0,3%); Altri beni (+0,2%), Alimentari e Automobili (+0,1%). Negativo il contributo dei prodotti energetici (-0,2%) e Teconologici (-0,1%).
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Giugno 2019
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
In aumento le bollette di gas e luce, i servizi bancari e ricettivi, le sigarette e il gasolio.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente ai telefoni cellulari e ai servizi ad essi collegati, tv, benzina.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Servizi (+0,3%); i Prodotti energetici (+0,2%); Alimentari e bevande, Altri beni e Automobili (+0,1%). Negativo il contributo dei Teconologici (-0,1%).
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Maggio 2019
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
In aumento le bollette di gas e luce, i servizi bancari e ricettivi, le sigarette e il gasolio.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente ai telefoni cellulari e ai servizi ad essi collegati, tv, auto usate, medicinali a carico del SSN .
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione per la metà i Prodotti energetici (+0,4%); a seguire Servizi (+0,3%), Alimentari e bevande, Altri beni (+0,1%). Negativo il contributo dei Teconologici (-0,1%).
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Aprile 2019
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
In aumento le bollette di gas e luce, i servizi bancari e ricettivi, il gasolio, le sigarette.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente ai telefoni cellulari e ai servizi ad essi collegati, auto usate, medicinali a carico del SSN .
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione per quasi la metà i Servizi (+0,5%); a seguire Prodotti energetici (+0,4%), Alimentari e bevande, Altri beni (+0,1%). Negativo il contributo dei Teconologici (-0,1%).
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Marzo 2019
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
In aumento le bollette di gas e luce, il gasolio, le sigarette, i documenti anagrafici, i servizi bancari, riparazione auto, biglietto ferroviario e pasto al ristorante.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente ai telefoni cellulari e ai servizi ad essi collegati, auto usate, biglietti aerei, medicinali a carico del SSN .
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione Prodotti energetici (+0,4%), Alimentari e bevande, Altri beni e Servizi (+0,2%); negativo il contributo dei Teconologici (-0,1%).
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Febbraio 2019
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
In aumento le bollette di gas e luce, le sigarette, i documenti anagrafici, i servizi bancari, riparazione auto e pasto al ristorante.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente ai telefoni cellulari e ai servizi ad essi collegati, benzina, auto usate, medicinali a carico del SSN .
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione Alimentari e bevande (+0,3%), Prodotti energetici (+0,3%), Servizi (+0,3%), Altri beni (+0,2%); negativo il contributo dei Teconologici (-0,1%).
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Gennaio 2019
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
In aumento le bollette di gas e luce, le sigarette, i documenti anagrafici, i servizi bancari.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente ai telefoni cellulari, benzina, auto usate, medicinali a carico del SSN .
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Servizi (+0,4%), Prodotti energetici (+0,3%), Altri beni (+0,2%), Alimentari e bevande (+0,1%); negativo il contributo dei Teconologici (-0,1%).
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Media 2018
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Il 2018 è stato caratterizzato da una inflazione moderata (+1,2%) – lo stesso valore dello scorso anno – con i contributi positivi (+1,68%) che eccedono quelli negativi (-0,52%). La ‘core inflation’ media annua è di 0,7% (invariata rispetto al 2017).
Spinte al rialzo sui prezzi al consumo sono venute dai carburanti, bollette di gas e luce, servizi bancari, certificati anagrafici e voli aerei. La riduzione dei prezzi è più marcata per le tasse universitarie, i telefoni cellulari, i medicinali a carico del Ssn, le auto usate.
Tra i raggruppamenti di prodotti, il maggior contributo positivo è quello dei servizi (+0,5%); a seguire i prodotti energetici (+0,4%); alimentari e bevande (+0,2%) e altri beni (+0,1%). In live diminuzione i beni tecnologici.
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Novembre 2018
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
In aumento carburanti, gas da riscaldamento, energia elettrica, servizi di gestione del conto corrente bancario, voli aerei e sigarette.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente alla telefonia mobile e ai medicinali a carico del SSN .
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Prodotti energetici (+0,8%), Servizi (+0,7%), Alimentari e bevande (+0,2%), Altri beni (+0,1%); negativo il contributo dei Teconologici (-0,2%).
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Ottobre 2018
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
In aumento carburanti, gas da riscaldamento, i servizi di gestione del conto corrente bancario, i voli aerei e le sigarette.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente alla telefonia mobile e ai medicinali a carico del SSN .
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Prodotti energetici (+0,9%), Servizi (+0,6%), Alimentari e bevande (+0,2%), Altri beni (+0,1%); negativo il contributo dei Teconologici (-0,2%).
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Settembre 2018
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
In aumento carburanti, gas da riscaldamento, i servizi di gestione del conto corrente bancario, i voli aerei e le sigarette.
Le tasse universitarie, in diminuzione del 40% per l’anno accademico 2017-2018, risultano il servizio a maggiore contribuzione negativa, come anche gli smartphone e i medicinali a carico del SSN .
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Prodotti energetici (+0,6%), Servizi (+0,5%), Alimentari e bevande (+0,3%), Altri beni (+0,1%); negativo il contributo dei Teconologici (-0,1%).
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Agosto 2018
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
In aumento carburanti, gas da riscaldamento, i servizi di gestione del conto corrente bancario, i voli aerei e le sigarette.
Le tasse universitarie, in diminuzione del 40% per l’anno accademico 2017-2018, risultano il servizio a maggiore contribuzione negativa, come anche gli smartphone e i medicinali a carico del SSN .
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Prodotti energetici (+0,7%), Servizi (+0,5%), Alimentari e bevande (+0,4%), Altri beni (+0,1%); negativo il contributo dei Teconologici (-0,1%).
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Luglio 2018
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
In aumento i carburanti, il gas da riscaldamento, i servizi anagrafici e di gestione del conto corrente bancario, i voli aerei e le sigarette.
Le tasse universitarie, in diminuzione del 40% per l’anno accademico 2017-2018, risultano il servizio a maggiore contribuzione negativa, come anche i medicinali a carico del SSN .
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Prodotti energetici (+0,7%), Servizi e Alimentari e bevande (entrambi +0,4%); , Altri beni (+0,1%); negativo il contributo dei Teconologici (-0,1%).
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Giugno 2018
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Le tasse universitarie, in diminuzione del 40% per l’anno accademico 2017-2018, risultano il servizio a maggiore contribuzione negativa, come anche i medicinali a carico del SSN .
In aumento, invece, i carburanti, i voli aerei, i servizi anagrafici e di gestione del conto corrente bancario e le sigarette.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Servizi (+0,5%); Alimentari e bevande (+0,4%); Prodotti energetici (+0,4%), Altri beni (+0,1%); negativo il contributo dei Teconologici (-0,1%).
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Maggio 2018
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Le tasse universitarie, in diminuzione del 40% per l’anno accademico 2017-2018, risultano il servizio a maggiore contribuzione negativa, come anche i medicinali a carico del SSN .
In aumento, invece, i carburanti, servizi anagrafici e di gestione del conto corrente bancario e le sigarette.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione Alimentari e bevande (+0,4%); Servizi (+0,4%); Prodotti energetici (+0,2%), Altri beni (+0,1%); negativo il contributo dei Teconologici (-0,1%).
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Aprile 2018
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
L’altalena dell’inflazione è proseguita anche ad aprile, quando è riscesa a +0,5% per la diminuzione del prezzo dei prodotti energetici per le abitazioni, portando giù anche la componente di fondo (+0,5%). Rispetto a marzo, si riducono di due decimali i contributi positivi (1,29%) e aumentano di circa un decimale quelli negativi (-0,78%).
Le tasse universitarie, in diminuzione del 40% per l’anno accademico 2017-2018, risultano il servizio a maggiore contribuzione negativa, come anche i medicinali a carico del SSN e alcuni servizi di trasporto.
In aumento, invece, i servizi anagrafici e di gestione del conto corrente bancario , le benzine e le sigarette.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione Alimentari e bevande (+0,2%); Prodotti energetici, Altri beni e Servizi (ciascuno +0,1%); nullo il contributo degli altri settori.
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Marzo 2018
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
A marzo moderata ripresa dell’inflazione (+0,8%), che riguadagna un po’ di terreno rispetto alla componente di fondo (+0,7%). Rispetto a febbraio, aumentano di un decimo i contributi positivi (1,51%) e si riducono di due decimi quelli negativi (-0,70%).
Le tasse universitarie, in diminuzione del 40% per l’anno accademico 2017-2018, risultano il servizio a maggiore contribuzione negativa, come anche i medicinali a carico del SSN, gli smartphone e alcuni prodotti orticoli.
In aumento, invece, i viaggi aerei, la bolletta della luce e del gas e alcuni servizi, tra cui la tenuta del conto corrente bancario.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Servizi (+0,4%), i Prodotti energetici (+0,3%) e Alimentari e bevande (+0,1%); nullo il contributo degli altri settori.
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Febbraio 2018
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Crolla a febbraio l’inflazione che si riduce a +0,5% (era a +0,9% a gennaio), pareggiando la componente di fondo come non avveniva da novembre 2016. Scendono di un decimo i contributi positivi (1,42%) e di tre decimi quelli negativi (-0,88%).
Le tasse universitarie, in diminuzione del 40% per l’anno accademico 2017-2018, risultano il servizio a maggiore contribuzione negativa, come anche i medicinali a carico del SSN e alcuni prodotti orticoli.
In aumento, invece, la bolletta della luce e del gas, i viaggi aerei, il diesel e alcuni servizi, tra cui la tenuta del conto corrente bancario.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Servizi (+0,4%) e i Prodotti energetici (+0,3%), mentre la raffreddano Alimentari e bevande e Beni tecnologici (entrambi -0,1%).
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Gennaio 2018
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Inizia il 2018 con l’inflazione che si mantiene a +0,9% e la componente di fondo a +0,6%, con una diminuzione sia dei contributi positivi (1,52%) sia di quelli negativi (-0,57%).
Le tasse universitarie, in diminuzione del 40% per l’anno accademico 2017-2018, risultano il servizio a maggiore contribuzione negativa, come anche i medicinali a carico del SSN e alcuni prodotti orticoli.
In aumento, invece, la bolletta del gas e della luce, i carburanti e alcuni servizi, tra cui la tenuta del conto corrente bancario.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Prodotti energetici (+0,4%), gli Alimentari e bevande (+0,3%) e i Servizi (+0,2%).
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Media 2017
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Nel 2017, sebbene si mantenga ad un livello moderato, torna l’inflazione (+1,2%) con i contributi positivi (+1,76%) che eccedono quelli negativi (-0,54%). La ‘core inflation’ media annua è di 0,7% (era 0,5% nel 2016).
Spinte al rialzo sui prezzi al consumo sono venute dalla quota fissa sulla bolletta dell’energia elettrica, i carburanti, alcuni servizi turistici (alberghi e voli aerei). La riduzione dei prezzi è più marcata per il il consumo di energia elettrica, le tasse universitarie, i medicinali a carico del Ssn, le auto usate, il canone Rai.
Tra i raggruppamenti di prodotti, il maggior contributo positivo è quello dei prodotti energetici (+0,4%); a seguire i servizi (+0,3%) e alimentari e bevande (+0,2%). Negli altri comparti aumenti e diminuzioni si compensano.
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Novembre 2017
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
L’inflazione scende a +0,9% e la componente di fondo a +0,4%,
con una diminuzione dei contributi positivi (1,62%) e un’invarianza di quelli negativi (-0,7%).
Le tasse universitarie, in diminuzione del 40% per l’anno accademico 2017-2018, risultano il servizio a maggiore contribuzione negativa.
A sostenere l’inflazione da inizio anno è, invece, la quota fissa sull’energia elettrica (+0,31%), che ha neutralizzato le diminuzioni tariffarie (-0,22%), decretando un aumento della bolletta. In aumento anche i carburanti e alcuni servizi turistici (alberghi e pacchetti vacanza).
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione i Prodotti energetici (+0,4%), gli Alimentari e bevande (+0,3%) e i Servizi (+0,2%).
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Ottobre 2017
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Ancora in calo sia l’inflazione (+1%) che la componente di fondo (+0,5%),
con un leggero aumento dei contributi positivi (1,70%) e una decisa caduta di quelli negativi (-0,72%).
A causare la diminuzione di 0,2% rispetto a settembre sono state le tasse universitarie, in diminuzione del 40% per l’anno accademico 2017-2018, che risultano, infatti, il servizio a maggiore contribuzione negativa.
A sostenere l’inflazione da inizio anno è, invece, la quota fissa sull’energia elettrica (+0,31%), che ha neutralizzato le diminuzioni tariffarie (-0,22%), decretando un aumento della bolletta. In aumento anche i carburanti e alcuni servizi turistici (alberghi e pacchetti vacanza).
Tra i raggruppamenti di prodotti, sono Alimentari e bevande, Prodotti energetici e Servizi a contribuire in buona parte all’inflazione (tutti a +0,3%); positivo anche il contributo di altri beni (+0,1%); in negativo solo i beni tecnologici (-0,1%).
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Settembre 2017
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Continua l’altalena dell’inflazione (+1,1%) e della componente di fondo (+0,7%), questo mese in lieve calo.
Scendono i contributi positivi (1,64%), mentre restano stabili quelli negativi (-0,56%).
Il prodotto che ha contribuito maggiormente alla crescita dell’inflazione da inizio anno è la quota fissa sull’energia elettrica (+0,31%), che ha neutralizzato le diminuzioni tariffarie (-0,16%), decretando un aumento della bolletta. In aumento anche i carburanti e i servizi turistici (alberghi e pacchetti vacanza).
Tra i raggruppamenti di prodotti, sono i servizi a contribuire in buona parte all’inflazione (+0,6%), seguiti dagli energetici (+0,3%); positivo anche il contributo di alimentari e bevande (+0,2%) e altri beni (+0,1%); in negativo solo i beni tecnologici (-0,1%).
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Agosto 2017
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
L’inflazione torna a salire leggermente ad agosto a +1,2%, anche per quanto riguarda la componente di fondo che è a +1%.
Aumentano i contributi positivi (1,75%), mentre restano stabili quelli negativi (-0,53%).
Il prodotto che ha contribuito maggiormente alla crescita dell’inflazione da inizio anno è la quota fissa sull’energia elettrica (+0,31%), che ha neutralizzato le diminuzioni tariffarie (-0,16%), decretando un aumento della bolletta. In aumento anche il gas, benzina e i servizi ricettivi e di trasporto.
Tra i raggruppamenti di prodotti, sono i servizi a contribuire in buona parte all’inflazione (+0,7%), seguiti dagli energetici (+0,4%); positivo anche il contributo di alimentari e bevande e altri beni (entrambi +0,1%); in negativo solo i beni tecnologici (-0,1%).
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Luglio 2017
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
L’inflazione scende a luglio a +1,1% rispetto al +1,2% di giugno, mentre la componente di fondo è a +0,8% .
Diminuiscono solo i contributi positivi (1,58%), mentre restano stabili quelli negativi (-0,50%).
Il prodotto che ha contribuito maggiormente alla crescita dell’inflazione da inizio anno è la quota fissa sull’energia elettrica (+0,31%), che ha neutralizzato le diminuzioni tariffarie (-0,16%), decretando un aumento della bolletta. In aumento anche il gas, i carburanti, i servizi ricettivi e i trasporti aerei.
Tra i raggruppamenti di prodotti, il contributo è positivo per servizi (+0,6%), energetici (+0,3%), alimentari e bevande (+0,2%) e altri beni (+0,1%); in negativo solo i beni tecnologici (-0,1%).
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Giugno 2017
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Ulteriore flessione dell’inflazione che a giugno si riduce a +1,2% rispetto al +1,4% di maggio, mentre la componente di fondo sale a +0,9% .
Diminuiscono solo i contributi positivi (1,75%), mentre restano stabili quelli negativi (-0,55%).
Il prodotto che ha contribuito maggiormente alla crescita dell’inflazione da inizio anno è la quota fissa sull’energia elettrica (+0,31%), che ha neutralizzato le diminuzioni tariffarie (-0,20%), decretando un aumento della bolletta. In aumento anche il gas, i carburanti, i servizi ricettivi e i trasporti aerei.
Tra i raggruppamenti di prodotti, il contributo è positivo per servizi (+0,7%), energetici (+0,4%), alimentari e bevande (+0,2%) e altri beni (+0,1%); in negativo solo i beni tecnologici (-0,1%).
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Maggio 2017
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Torna a scandere l’inflazione a maggio +1,4% rispetto al +1,9% di aprile, si contrae anche la componente di fondo che torna a +0,7% .
Diminuiscono i contributi positivi (1,97%), mentre si riducono quelli negativi (-0,52%).
Il prodotto che ha contribuito maggiormente alla crescita dell’inflazione da inizio anno è la quota fissa sull’energia elettrica (+0,31%), che ha neutralizzato le diminuzioni tariffarie (-0,20%), decretando un aumento della bolletta. In aumento anche i carburanti e alcune tipologie di trasporti.
Tra i raggruppamenti di prodotti, il contributo è positivo per servizi (+0,6%), energetici (+0,5%), alimentari e bevande (+0,3%) e altri beni (+0,1%); in negativo solo i beni tecnologici (-0,1%).
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Aprile 2017
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Ad aprile l’inflazione sale a +1,9%, avvicinandosi alla soglia di riferimento del 2% della Bce, mentre la componente di fondo sale a +1,1% (per trovare un livello superiore occorre tornare a novembre 2013).
In aumento i contributi positivi (2,31%), mentre si riducono quelli negativi (-0,47%).
Il prodotto che ha contribuito maggiormente alla crescita dell’inflazione da inizio anno è la quota fissa sull’energia elettrica, che ha neutralizzato le diminuzioni tariffarie, decretando un aumento della bolletta. In aumento anche i carburanti e i trasporti aerei.
Tra i raggruppamenti di prodotti, il contributo è positivo per servizi (+0,8%), energetici (+0,6%), alimentari e bevande (+0,4%) e altri beni (+0,1%); in negativo solo i beni tecnologici (-0,1%).
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Marzo 2017
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
A marzo, come previsto, l’inflazione segna il passo scendendo a +1,4%, mentre si riduce la differenza con la componente di fondo risalita a +0,7% (per trovare un livello superiore occorre tornare a ottobre 2015).
In leggera flessione, ma ancora di poco superiore al 2% i contributi positivi, mentre restano stabili quelli negativi (-0,65%).
Il prodotto che ha contribuito maggiormente alla crescita dell’inflazione da inizio anno è la quota fissa sull’energia elettrica, che ha neutralizzato le diminuzioni tariffarie, decretando una sostanziale invarianza della bolletta. In aumento anche i carburanti e alcuni ortaggi (pomodori, insalata e zucchine).
Tra i raggruppamenti di prodotti, il contributo è positivo per alimentari e bevande (+0,5%), servizi (+0,5%), energetici (+0,4%) e altri beni (+0,1%); in negativo solo i beni tecnologici (-0,1%).
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Febbraio 2017
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Continua a febbraio la risalita dell’inflazione (+1,6%), alla quale non fa, però riscontro un’analoga risalita dell’inflazione di fondo (+0,6%), causando un aumento del gap dovuto al rialzo dei prezzi dei beni energetici e dei prodotti alimentari freschi.
In forte aumento i contributi positivi (+2,24%), mentre si riducono leggermente quelli negativi (-0,68%).
Il prodotto che ha contribuito maggiormente alla crescita dell’inflazione di febbraio è stata la quota fissa sull’energia elettrica, che ha annullato le diminuzioni tariffarie decretando una sostanziale invarianza della bolletta. In aumento anche i carburanti e alcuni ortaggi (zucchine, insalata, pomodori e melanzane).
Tra i raggruppamenti di prodotti, il contributo è positivo per alimentari e bevande (+0,6%), servizi (+0,5%), energetici (+0,4%) e altri beni (+0,1%); in negativo solo i beni tecnologici (-0,1%).
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Gennaio 2017
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Il 2017 si apre con una dinamica dell’inflazione alquanto accentuata (+1%) rispetto a come ci eravamo abituati negli ultimi tempi, con un forte aumento dei contributi positivi (+1,81%) e uno più moderato di quelli negativi (-0,82%). In calo la core inflation (+0,5%) che viene superata dall’inflazione complessiva (non accadeva da agosto 2013).
Ciò sta a significare che per il momento il rialzo è dovuto solo a fattori congiunturali (l’aumento dei prezzi dei beni energetici e quello di frutta e ortaggi dovuto a fattori climatici).
Il prodotto che ha contribuito maggiormente alla crescita dell’inflazione di gennaio è stata la quota fissa sull’energia elettrica, che ha annullato le diminuzioni tariffarie decretando una sostanziale invarianza della bolletta.
Tra i raggruppamenti di prodotti, il contributo è positivo per alimentari e bevande (+0,4%), servizi (+0,3%), energetici (+0,2%) e altri beni (+0,1%); in negativo solo i beni tecnologici (-0,1%).
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Media 2016
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Il 2016 si chiude con un’inflazione negativa (-0,1%) con i contributi positivi (+0,92%) leggermente inferiori a quelli negativi (-0,99%). La core inflation media annua è di 0,5% (era 0,6% nel 2015).
Spinte al rialzo sui prezzi al consumo sono venute dalla quota fissa sulla bolletta dell’energia elettrica, le sigarette, alcuni servizi. La riduzione dei prezzi è più marcata per il gas per riscaldamento, i carburanti, il consumo di energia elettrica.
Tra i raggruppamenti di prodotti, il contributo positivo di servizi (+0,3%), e altri beni (+0,1%), si contrappone a quello negativo dei beni energetici (-0,5%).
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Novembre 2016
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Si riaffaccia l’inflazione a novembre (+0,1%) , con una lieve aumento dei contributi positivi (+0,96%) e una consistente riduzione di quelli negativi (-0,87%). Risale a +0,4% la core inflaion.
Tra gli aumenti spiccano quelli delle bollette di elettricità (quota fissa), di sigarette e alcuni servizi. Per la prima volta dopo molti mesi in cui aveva contribuito al raffreddamento dell’inflazione il prezzo della benzina si trova al sesto posto della ‘Top ten’ .
Tra i raggruppamenti di prodotti, al contributo positivo di servizi (+0,3%), e altri beni (+0,1%), si contrappone la diminuzione dei prezzi degli energetici (-0,3%).
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Ottobre 2016
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
E’ di nuovo deflazione ad ottobre (-0,2%) , con una nuova diminuzione sia dei contributi positivi (+0,9%) sia di quelli negativi (-1,04%). Brusco calo a +0,2% anche per la core inflaion.
Tra gli aumenti spiccano quelli delle bollette di elettricità (quota fissa), di sigarette e alcuni servizi. I carburanti per le automobili, dopo molti mesi, escono dalla lista dei prodotti a maggior contributo negativo.
Tra i raggruppamenti di prodotti, al contributo positivo di servizi (+0,1%), e altri beni (+0,1%), si contrappone la diminuzione dei prezzi degli energetici (-0,3%). (**)
(**) Per effetto del coefficiente di raccordo utilizzato per il passaggio dagli indici dei prezzi in base 2010 a quelli in base 2015, in questo primo anno di transizione può verificarsi una leggera differenza tra la somma delle componenti (in questo mese -0,1%) e la variazione tendenziale complessiva (-0,2%).
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Settembre 2016
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Torna a riaffacciarsi a settembre l’inflazione (+0,1%) , con il sorpasso dei contributi positivi (+0,95%) che si riducono in misura inferiore a quanto avviene per quelli negativi (-0,84%). La core inflation si porta a +0,5% .
Tra gli aumenti spiccano quelli delle bollette di elettricità (quota fissa), di sigarette e alcuni servizi. Si riduce rispetto ai mesi precedenti il contributo negativo dei carburanti.
Tra i raggruppamenti di prodotti, al contributo positivo di servizi (+0,2%), e altri beni (+0,1%), si contrappone la diminuzione dei prezzi degli energetici (-0,3%). (**)
(**) Per effetto del coefficiente di raccordo utilizzato per il passaggio dagli indici dei prezzi in base 2010 a quelli in base 2015, in questo primo anno di transizione può verificarsi una leggera differenza tra la somma delle componenti (in questo mese 0%) e la variazione tendenziale (+0,1%).
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Agosto 2016
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Ancora deflazione ad agosto (-0,1%) per il settimo mese consecutivo, con i contributi negativi (-1,12%) in leggera prevalenza su quelli positivi (+1,08%). La core inflation si attesta a +0,4% .
Tra gli aumenti spiccano quelli di sigarette, alcuni servizi ricreativi e la bolletta dell’acqua. La riduzione dei prezzi continua ad essere più marcata per i carburanti e gas da riscaldamento.
Tra i raggruppamenti di prodotti, al contributo positivo di alimentari e bevande (+0,2%); servizi (+0,2%), e altri beni (+0,1%), si contrappone la diminuzione dei prezzi degli energetici (-0,6%). (**)
(**) Per effetto del coefficiente di raccordo utilizzato per il passaggio dagli indici dei prezzi in base 2010 a quelli in base 2015, in questo primo anno di transizione può verificarsi una leggera differenza tra la somma delle componenti (in questo mese 0%) e la variazione tendenziale (-0,1%).
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Luglio 2016
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Leggera deflazione a luglio (-0,1%), con i contributi negativi (-1,16%) che prevalgono su quelli positivi (+1,06%). La core inflation si attesta a +0,6% .
Per quanto riguarda la bolletta elettrica si ha da un lato un contributo positivo per l’aumento della quota fissa (+0,15%) e dall’altro le diminuzioni dei prezzi delle componenti tariffarie (-0,19%). Tra gli aumenti spiccano quelli di sigarette, spese di riparazione per l’automobile e alcuni servizi ricreativi (stabilimento balneare, pasto al ristorante, pacchetto vacanze). La riduzione dei prezzi continua ad essere più marcata per i carburanti e gas da riscaldamento.
Tra i raggruppamenti di prodotti, al contributo positivo dei servizi (+0,3%), alimentari e bevande (+0,1%) e altri beni (+0,1%),si contrappone la diminuzione dei prezzi degli energetici (-0,6%). (**)
(**) Per effetto del coefficiente di raccordo utilizzato per il passaggio dagli indici dei prezzi in base 2010 a quelli in base 2015, in questo primo anno di transizione può verificarsi una leggera differenza tra la somma delle componenti.
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Giugno 2016
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Ancora deflazione a giugno (-0,4%), con i contributi negativi (-1,28%) che prevalgono su quelli positivi (+1,01%). La core inflation si attesta a +0,5% .
Per quanto riguarda la bolletta elettrica si ha da un lato un contributo positivo per l’aumento della quota fissa (+0,15%) e dall’altro le diminuzioni dei prezzi delle componenti tariffarie (-0,19%). Tra gli aumenti spiccano quelli di sigarette, spese di riparazione per l’automobile e alcuni beni tecnologici. La riduzione dei prezzi continua ad essere più marcata per i carburanti e gas da riscaldamento.
Tra i raggruppamenti di prodotti, al contributo positivo dei servizi (+0,2%), alimentari e bevande (+0,1%) e altri beni (+0,1%),si contrappone la diminuzione dei prezzi degli energetici (-0,7%). (**)
(**) Per effetto del coefficiente di raccordo utilizzato per il passaggio dagli indici dei prezzi in base 2010 a quelli in base 2015, in questo primo anno di transizione può verificarsi una leggera differenza tra la somma delle componenti (in questo mese -0,3%) e la variazione tendenziale (-0,4%).
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Maggio 2016
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Ancora deflazione a maggio anche se in rallentamento (-0,3%), con i contributi negativi (-1,33%) che prevalgono decisamente su quelli positivi (+1%). La core inflation si attesta a +0,6% .
Per quanto riguarda la bolletta elettrica si ha da un lato un contributo positivo per l’aumento della quota fissa (+0,15%) e dall’altro le diminuzioni dei prezzi delle componenti tariffarie (-0,19%). Tra gli aumenti spiccano quelli di sigarette, spese di riparazione per l’automobile e alcuni beni tecnologici. La riduzione dei prezzi continua ad essere più marcata per i carburanti e gas da riscaldamento.
Tra i raggruppamenti di prodotti, rimane invariata la situazione dello scorso mese con il contributo positivo dei servizi (+0,2%), prodotti tecnologici (+0,1%) e altri beni (+0,1%), più che compensato dalla diminuzione dei prezzi degli energetici (-0,8%). (**)
(**) Per effetto del coefficiente di raccordo utilizzato per il passaggio dagli indici dei prezzi in base 2010 a quelli in base 2015, in questo primo anno di transizione può verificarsi una leggera differenza tra la somma delle componenti (in questo mese -0,4%) e la variazione tendenziale (-0,3%).
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Aprile 2016
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
L’inflazione ad aprile 2016 tocca il picco negativo di -0,5%, con i contributi negativi (-1,34%) che prevalgono decisamente su quelli positivi (+0,92%). La core inflation si riduce a +0,5% .
Per quanto rigurada la bolletta elettrica si ha da un lato un contributo positivo per l’aumento della quota fissa (+0,15%) e dall’altro le diminuzioni dei prezzi delle componenti tariffarie. In aumento alcuni servizi, ma anche beni tecnologici come il PC tablet, le automobili e l’olio di oliva. La riduzione dei prezzi continua ad essere più marcata per i carburanti e gas da riscaldamento.
Tra i raggruppamenti di prodotti, il contributo positivo dei servizi (+0,2%), e altri beni (+0,1%), è più che compensato dalla diminuzione dei prezzi degli energetici (-0,8%). (**)
(**) Per effetto del coefficiente di raccordo utilizzato per il passaggio dagli indici dei prezzi in base 2010 a quelli in base 2015, in questo primo anno di transizione può verificarsi una leggera differenza tra la somma delle componenti (in questo mese -0,4%) e la variazione tendenziale (-0,5%).
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Marzo 2016
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Sempre sotto zero l’inflazione a marzo 2016 (-0,2%), con i contributi negativi (-1,24%) che continuano a prevalere su quelli positivi (+0,99%). In ripresa la core inflation (+0,6%) .
La quota fissa della bolletta elettrica (+0,15%) compensa le diminuzioni dei prezzi delle componenti tariffarie. In aumento alcuni servizi, ma anche beni tecnologici come il PC tablet. La riduzione dei prezzi continua ad essere più marcata per i carburanti e gas da riscaldamento.
Tra i raggruppamenti di prodotti, il contributo positivo dei servizi (+0,3%), e altri beni (+0,1%), è più che compensato dalla diminuzione dei prezzi degli energetici (-0,6%). (**)
(**) Per effetto del coefficiente di raccordo utilizzato per il passaggio dagli indici dei prezzi in base 2010 a quelli in base 2015, in questo primo anno di transizione può verificarsi una leggera differenza tra la somma delle componenti e la variazione tendenziale.
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Febbraio 2016
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
A febbraio 2016 si assiste a un vero e proprio crollo dell’inflazione (da +0,3% a -0,3%), con una diminuzione sia dei contributi positivi (+0,96%) sia di quelli negativi (-1,18%). Anche la core inflation si riduce (da +0,8% a +0,5%) pur rimanendo saldamente in territorio positivo.
Continua a spingere al rialzo la componente fissa della bolletta elettrica (+0,15). La riduzione dei prezzi è più marcata per i carburanti e il consumo di energia elettrica, ma anche per alcuni prodotti orticoli non proprio di stagione (fagiolini, zucchine).
Tra i raggruppamenti di prodotti, un contributo positivo proviene dai servizi (+0,2%), e altri beni (+0,1%), ma riprende slancio la diminuzione dei prezzi degli energetici (-0,5%). (**)
(**) Per effetto del coefficiente di raccordo utilizzato per il passaggio dagli indici dei prezzi in base 2010 a quelli in base 2015, in questo primo anno di transizione può verificarsi una leggera differenza tra la somma delle componenti (in questo mese -0,2%) e la variazione tendenziale (-0,3%).
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Gennaio 2016
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
A gennaio 2016 leggera risalita dell’inflazione (da +0,1% a +0,3%), con una leggera crescita dei contributi positivi (+1,09%) e una riduzione più marcata di quelli negativi (-0,83%). La core inflation è in aumento a 0,8%.
Una notevole spinta al rialzo è venuta dalla componente fissa della bolletta elettrica (+0,15). La riduzione dei prezzi è più marcata per i carburanti e il consumo di energia elettrica.
Tra i raggruppamenti di prodotti, il contributo positivo di servizi (+0,3%), altri beni (+0,2%), alimentari e bevande (+0,1%), (+0,1%), si contrappone a quello negativo dei beni energetici (-0,4%).
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Media 2015
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
L’anno 2015 si chiude con un’inflazione quasi nulla (+0,1%) con i contributi positivi (+1,00%) appena superiori a quelli negativi (-0,96%). La core inflation media annua è in aumento di 0,6%.
Spinte al rialzo sono venute da sigarette, utenze domestiche, olio, spese per ristoranti e alberghi. La riduzione dei prezzi è più marcata per i carburanti, il gas per riscaldamento, il consumo di energia elettrica e i telefoni cellulari.
Per i raggruppamenti di prodotti, il contributo positivo di servizi (+0,3%), alimentari e bevande (+0,2%), altri beni (+0,2%), automobili (+0,1%), si contrappone a quello negativo dei beni energetici (-0,6%) e dei prodotti tecnologici (-0.1%).
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Novembre 2015
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Torna a ridursi l’inflazione (da +0,3% di ottobre a +0,1%), con un calo dei contributi positivi (+1,12%) mentre sono stabili quelli negativi (-0,99%). Scende anche la core inflation (+0,6%).
Spinte al rialzo provengono dalle sigarette, olio, alcuni ortaggi e frutta, utenze domestiche; mentre la riduzione dei prezzi è più marcata per i carburanti, il gas per riscaldamento, il consumo di energia elettrica, i pacchetti vacanza e i telefoni cellulari.
Per i raggruppamenti di prodotti, il contributo positivo di alimentari e bevande (+0,3%), servizi (+0,3%), altri beni (+0,1%), si contrappone a quello negativo dei beni energetici (-0,6%). I prodotti tecnologici non contribuiscono più a raffreddare l’inflazione.
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Ottobre 2015
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Leggero aumento dell’inflazione (+0,3%), con i contributi positivi in crescita rispetto allo scorso mese (+1,28%) mentre sono stabili quelli negativi (-1%). Invariata la core inflation (+0,8%).
Spinte al rialzo provengono dalla camera d’albergo (che in pochi mesi ha raggiunto la prima posizione), sigarette, alcuni ortaggi, olio, utenze domestiche; mentre la riduzione dei prezzi è più marcata per i carburanti, il gas per riscaldamento, il consumo di energia elettrica, i pacchetti vacanza e i telefoni cellulari.
Per i raggruppamenti di prodotti, il contributo positivo dei servizi (+0,5%), alimentari e bevande (+0,3%), altri beni (+0,2%), si contrappone a quello negativo dei beni energetici (-0,7%). I prodotti tecnologici non contribuiscono più a raffreddare l’inflazione.
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Settembre 2015
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Per il quinto mese consecutivo l’inflazione è ferma al +0,2%, con i contributi positivi in crescita rispetto allo scorso mese (+1,20%) mentre sono stabili quelli negativi (-1,01%). In aumento la core inflation (+0,8%).
Spinte al rialzo provengono da sigarette, alcuni servizi ricettivi, bolletta dell’acqua; mentre la riduzione dei prezzi è più marcata per i carburanti, il gas per riscaldamento, il consumo di energia elettrica e i telefoni cellulari.
Per i raggruppamenti di prodotti, il contributo positivo dei servizi (+0,5%), alimentari e bevande (+0,3%), altri beni (+0,2%), si contrappone a quello negativo dei beni energetici (-0,7%) e dei tecnologici (-0,1%).
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Agosto 2015
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Ad agosto l’inflazione è ancora al +0,2%, con i contributi positivi stabili rispetto allo scorso mese (+1,14%) mentre riprendono quota quelli negativi (-0,99%). In leggera flessione la core inflation (+0,7%).
Spinte al rialzo provengono da sigarette, alcuni servizi ricettivi, bolletta dell’acqua e olio d’oliva; mentre la riduzione dei prezzi è più marcata per i carburanti, il gas per riscaldamento, il consumo di energia elettrica e i telefoni cellulari.
Per i raggruppamenti di prodotti, il contributo positivo dei servizi (+0,4%), alimentari e bevande (+0,3%), altri beni (+0,2%), automobili (+0,1%) si contrappone a quello negativo dei beni energetici (-0,7%) e dei tecnologici (-0,1%).
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Luglio 2015
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
A luglio inflazione in leggera crescita (+0,2%), con i contributi positivi stabili rispetto allo scorso mese (+1,12%) mentre flettono quelli negativi (-0,89%). In aumento anche la core inflation (+0,8%).
Spinte al rialzo provengono da sigarette, bolletta dell’acqua e alcuni servizi ricettivi; mentre la riduzione dei prezzi è più marcata per i carburanti, il gas per riscaldamento e i telefoni cellulari.
Per i raggruppamenti di prodotti, il contributo positivo dei servizi (+0,4%), altri beni (+0,2%), alimentari e bevande (+0,1%), automobili (+0,1%) si contrappone a quello negativo dei beni energetici (-0,5%) e dei tecnologici (-0,1%).
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Giugno 2015
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
A giugno si conferma il segno positivo per l’inflazione (+0,2%) con i contributi positivi in leggero aumento (+1,11%) e quelli negativi in riduzione (-0,94%). Stabile la core inflation (+0,6%).
Spinte al rialzo provengono da sigarette, servizi alberghieri e le spese per l’abitazione, mentre la riduzione dei prezzi è più marcata per i carburanti, il gas per riscaldamento, le tariffe sui rifiuti e i telefoni cellulari.
L’effetto congiunto di maggiori aumenti e minori diminuzioni si riscontra anche nelle diverse aggregazioni dei prodotti. Al contributo negativo dei beni energetici (-0,5%), si aggiunge quello dei tecnologici (-0,1%), mentre è positivo il contributo alla variazione dei prezzi di alimentari e bevande (+0,2%), automobili (+0,1%), altri beni (+0,2%) e servizi (+0,3%).
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Maggio 2015
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
A maggio, dopo 6 mesi, torna il segno positivo per l’inflazione (+0,1%) con i contributi positivi (+1,10%) che superano quelli negativi (-0,96%). In aumento anche la core inflation (+0,6%).
Spinte al rialzo provengono da sigarette, alcuni ortaggi e le spese per l’abitazione, mentre la riduzione dei prezzi è più marcata per i carburanti, il gas per riscaldamento, le tariffe sui rifiuti e i telefoni cellulari.
L’effetto congiunto di maggiori aumenti e minori diminuzioni si riscontra anche nelle diverse aggregazioni dei prodotti. Si va riducendo il contributo negativo dei beni energetici (-0,5%), al quale si aggiungono i tecnologici (-0,1%), mentre è positivo il contributo alla variazione dei prezzi di alimentari e bevande (+0,2%), altri beni (+0,2%) e servizi (+0,3%).
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Aprile 2015
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Ad aprile la variazione dei prezzi al consumo è ferma -0,1% come lo scorso mese mentre diminuisce la core inflation.
Come a marzo, spinte al rialzo provengono da sigarette, alcuni ortaggi e le spese per l’abitazione, mentre la riduzione dei prezzi è più marcata per i carburanti, le tariffe sui rifiuti e i telefoni cellulari.
L’effetto congiunto di maggiori aumenti e minori diminuzioni si riscontra anche nelle diverse aggregazioni dei prodotti. Al contributo negativo dei beni energetici (-0,6%) e tecnologici (-0,1%) si contrappone quello positivo alimentari e bevande (+0,2%), altri beni (+0,2%) e servizi (+0,2%).
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Marzo 2015
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
A marzo la variazione dei prezzi al consumo è ancora leggermente negativa (-0,1%) e si riduce il gap con la core inflation (+0,5%).
Spinte al rialzo provengono da sigarette, alcuni ortaggi e le spese per l’abitazione, mentre la riduzione dei prezzi è più marcata per i carburanti, le tariffe sui rifiuti e i telefoni cellulari.
L’effetto congiunto di maggiori aumenti e minori diminuzioni si riscontra anche nelle diverse aggregazioni dei prodotti. Al contributo negativo dei beni energetici (-0,6%) e tecnologici (-0,1%) si contrappone quello positivo dei servizi (+0,3%), alimentari e bevande (+0,2%) e altri beni (+0,1%).
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Febbraio 2015
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Con il mese di febbraio si interrompe la spinta deflazionistica, per effetto sia dell’aumento dei contributi positivi all’inflazione, sia della riduzione dei contributi negativi. I prezzi al consumo risultano ancora in leggera diminuzione (-0,1%) mentre riprende quota anche la core inflation (+0,6%).
Il forte apprezzamento del dollaro rispetto all’euro potrebbe causare aumenti sui prezzi all’importazione dei prodotti petroliferi ponendo fine alla breve stagione della deflazione.
A far aumentare l’indice dei prezzi al consumo ci hanno pensato le sigarette, alcuni ortaggi, diverse spese per l’abitazione e l’acquisto di automobili, ma a ridurlo hanno contribuito i prezzi dei carburanti, le tariffe sui rifiuti e le spese per i telefoni cellulari.
Mentre le tariffe per i consumi di elettricità, legate al prezzo del petrolio sono in diminuzione, crescono i costi fissi, riducendo il risparmio totale sulle bollette.
L’effetto congiunto di maggiori aumenti e minori diminuzioni si riscontra anche nelle diverse aggregazioni dei prodotti. Al contributo negativo dei beni energetici (-0,7%) e tecnologici (-0,1%) si contrappone quello positivo dei servizi (+0,4%), di alimentari e bevande (+0,2%) e degli altri beni (+0,1%).
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Gennaio 2015
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
L’inflazione è passata da 0 di dicembre 2014 a -0,6% di gennaio 2015, soprattutto per la diminuzione dei prezzi dei carburanti. Anche la core inflation ha subìto una contrazione riducendosi a +0,3%.
A far aumentare l’inflazione ci hanno pensato numerosi servizi tra cui diverse spese per l’abitazione e l’acquisto di automobili, ma a ridurla hanno contribuito i prezzi dei carburanti, le tariffe sui rifiuti e le spese per i telefoni cellulari.
Mentre le tariffe per i consumi di elettricità, legate al prezzo del petrolio sono in diminuzione, crescono i costi fissi, riducendo il risparmio totale sulle bollette.
In analogia, la riduzione dei prezzi dei medicinali di fascia A (rimborsati dal SSN), è compensata dall’aumento di quelli di fascia C pagati per intero dalle famiglie.
La forte riduzione dei prezzi di gennaio 2015 (-0,6%) è dovuta ai beni energetici (-0,8%) e ai tecnologici (-0,1%), unita a un rallentamento nell’aumento dei prezzi dei servizi (+0,3%).
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Media 2014
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
L’inflazione di dicembre è scesa nuovamente a zero, soprattutto per la diminuzione dei prezzi dei carburanti, ma la core inflation ha ripreso a crescere negli ultimi mesi ed è a +0,6%.
L’inflazione media dell’anno 2014 è, invece, pari a +0,2%, con la core inflation a -0,7%. A far aumentare l’inflazione ci hanno pensato soprattutto numerosi servizi tra cui diverse spese per l’abitazione e l’acquisto di automobili, ma a ridurla hanno contribuito la bolletta del gas e i combustibili per le auto (gasolio, benzina verde, gas), ma anche le spese per i telefoni cellulari, l’oreficeria, i medicinali di fascia A rimborsati dal servizio sanitario nazionale e le assicurazioni per le automobili.
Il raggruppamento che nel 2014 ha inciso maggiormente sull’inflazione è quello dei servizi (+0,4%), mentre i beni energetici (-0,3%) e i tecnologici (-0,1%) la rallentano.