(aggiornato il 18 gennaio 2023)
Fonte: Elaborazioni su dati Istat
L’analisi dei contributi permette di scomporre l’inflazione nelle sue componenti. La variazione tendenziale degli indici dei prezzi al consumo, è uguale alla somma dei contributo di ogni singolo prodotto, il cui peso dipende dalla importanza relativa sulla spesa per consumi delle famiglie.
Media 2022
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
L’aumento dell’inflazione nel 2022 è dovuto per 4,3 punti (più della metà) alla componente energetica e in particolar modo alla bolletta della luce (2,18 punti), del gas (1,44) e dei carburanti (0,71), sui quali per gran parte dell’anno sono state ridotte le accise. Crescono anche i prezzi degli alberghi, voli aerei europei, pollame.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente ai beni tecnologici, alla quota fissa sull’energia elettrica per il taglio degli oneri di sistema e ai trasporti ferroviari.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione gli Energetici (+4,3%), gli Alimentari (1,7%), i Servizi (+1,3%), Altri beni (+0,7%), Auto e moto (+0,2%). L’unico contributo negativo è ascrivibile ai prodotti tecnologici (-0,1%).
Le prospettive per il 2023 non sono rosee: l’effetto di trascinamento è di +5,1% e anche se il caro energia dovesse arrestarsi, la traslazione sulle altre componenti dell’inflazione potrebbe proseguire nei prossimi mesi.
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Novembre 2022
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
La componente di fondo (che esclude i prodotti a maggiore volatilità di prezzo, tra cui gli energetici) è salita ancora dal 5,3% al 5,6%, un segnale tutt’altro che rassicurante.
L’aumento dell’inflazione è dovuto per 6,3 punti (più della metà) alla componente energetica e in particolar modo alla bolletta della luce (3,91 punti), del gas (2,17), mentre si riduce l’impatto dei carburanti (0,22). Crescono anche i prezzi degli alberghi, voli aerei europei, pollame e formaggi.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente ai prodotti tecnologici; alla benzina e alla quota fissa dell’energia elettrica che usufruiscono dell’intervento governativo su oneri di sistema e accise; a servizi ricreativi e alcune tipologie di trasporto.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione gli energetici (+6,3%), alimentari e bevande (+2,6%), servizi (+1,6%), altri beni (+1%), automobili (+0,3%), mentre è neutro l’apporto dei prodotti tecnologici.
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Ottobre 2022
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
La componente di fondo (che esclude i prodotti a maggiore volatilità di prezzo, tra cui gli energetici) è salita solo marginalmente dal 5% al 5,3%.
L’aumento dell’inflazione è dovuto per 6,4 punti (più della metà) alla componente energetica e in particolar modo alla bolletta della luce (4 punti), del gas (2,05), mentre si riduce l’impatto dei carburanti (0,35). Crescono anche i prezzi degli alberghi, voli aerei europei, pollame e formaggi.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente ai prodotti tecnologici, alla quota fissa dell’energia elettrica e alla benzina che usufruiscono dell’intervento governativo su oneri di sistema e accise, a servizi ricreativi e alcune tipologie di trasporto.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione gli energetici (+6,4%), alimentari e bevande (+2,6% in aumento), servizi (+1,6%), altri beni (+1%), automobili (+0,3%), mentre la raffreddano i prodotti tecnologici (-0,1%).
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Settembre 2022
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
L’aumento dell’inflazione è dovuto per 3,9 punti alla componente energetica e in particolar modo alla bolletta della luce (2 punti), del gas (1,35), mentre si riduce l’impatto dei carburanti (0,55). Crescono anche i prezzi degli alberghi, voli aerei europei e pollame.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente ai prodotti tecnologici, alla quota fissa dell’energia elettrica che usufruisce dell’intervento governativo sugli oneri di sistema, a servizi ricreativi e alcune tipologie di trasporto.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione gli energetici (+3,9%), alimentari e bevande (+2,2%), servizi (+1,7%), altri beni (+0,9%), automobili (+0,3%), mentre la raffreddano i prodotti tecnologici (-0,1%).
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Agosto 2022
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
L’aumento dell’inflazione è dovuto per 3,9 punti alla componente energetica e in particolar modo alla bolletta della luce (1,99 punti), del gas (1,28), mentre si riduce l’impatto dei carburanti (0,63). Crescono anche i prezzi degli alberghi, voli aerei europei e pollame.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente ai prodotti tecnologici, alla quota fissa dell’energia elettrica che usufruisce dell’intervento governativo sugli oneri di sistema, a servizi ricreativi e alcune tipologie di trasporto.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione gli energetici (+3,9%), alimentari e bevande (+2%), servizi (+1,6%), altri beni (+0,8%), automobili (+0,2%), mentre la raffreddano i prodotti tecnologici (-0,1%).
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Luglio 2022
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Si riducono sia i contributi positivi (8,36%) che quelli negativi (-0,42%).
L’aumento dell’inflazione è dovuto per 3,7 punti alla componente energetica e in particolar modo alla bolletta della luce (1,64 punti), del gas (0,92), carburanti (1,14). Crescono anche i prezzi degli alberghi, voli aerei europei e pollame.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente ai prodotti tecnologici, alla quota fissa dell’energia elettrica che usufruisce dell’intervento governativo sugli oneri di sistema, a servizi ricreativi e alcune tipologie di trasporto.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione gli energetici (+3,7%), alimentari e bevande (+1,9%), servizi (+1,6%), altri beni (+0,7%), automobili (+0,2%), mentre la raffreddano i prodotti tecnologici (-0,2%).
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Giugno 2022
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Salgono molto i contributi positivi (8,43%) mentre restano stabili quelli negativi (-0,48%).
L’aumento dell’inflazione è dovuto per 4,1 punti alla componente energetica e in particolar modo alla bolletta della luce (1,59 punti), del gas (1,36), carburanti (1,15). Crescono anche i prezzi degli alberghi, voli aerei europei e pollame.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente alla quota fissa dell’energia elettrica che usufruisce dell’intervento governativo sugli oneri di sistema, ai prodotti tecnologici, ai pacchetti vacanza e ad alcune tipologie di trasporto.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione gli energetici (+4,1%), alimentari e bevande (+1,7%), servizi (+1,5%), altri beni (+0,7%), automobili (+0,2%), mentre la raffreddano i prodotti tecnologici (-0,2%).
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Maggio 2022
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Salgono molto i contributi positivi (7,37%) e si riducono quelli negativi (-0,49%).
L’aumento dell’inflazione è dovuto per 3,6 punti alla componente energetica e in particolar modo alla bolletta della luce (1,45 punti), del gas (1,28), carburanti (0,87). Crescono anche i prezzi degli alberghi, voli aerei europei e pollame.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente alla quota fissa dell’energia elettrica che usufruisce dell’intervento governativo sugli oneri di sistema, ai prodotti tecnologici, ai pacchetti vacanza e ad alcune tipologie di trasporto.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione gli energetici (+3,6%), alimentari e bevande (+1,4%), servizi (+1,3%), altri beni (+0,6%), automobili (+0,1%), mentre la raffreddano i prodotti tecnologici (-0,2%).
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Aprile 2022
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Scendono i contributi positivi (6,52%) mentre restano quasi stabili quelli negativi (-0,56%).
L’aumento dell’inflazione è dovuto per 3,3 punti alla componente energetica e in particolar modo alla bolletta della luce (1,36 punti), del gas (1,15), carburanti (0,79). Crescono anche i prezzi dei voli aerei europei e del pollame.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente alla quota fissa dell’energia elettrica che usufruisce dell’intervento governativo sugli oneri di sistema, ai prodotti tecnologici, ai pacchetti vacanza e ad alcune tipologie di trasporto.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione gli energetici (+3,3%), alimentari e bevande (+1,2%), servizi (+0,9%), altri beni (+0,6%), automobili (+0,2%), mentre la raffreddano i prodotti tecnologici (-0,2%).
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Marzo 2022
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Aumentano i contributi positivi (6,98%) mentre restano quasi stabili quelli negativi (-0,52%).
L’aumento dell’inflazione è dovuto per 4,2 punti alla componente energetica e in particolar modo alla bolletta della luce (1,58 punti), del gas (1,35), carburanti (1,27). Crescono anche i prezzi degli alberghi, manutenzione e riparazione auto, consegna dei cibi a domicilio.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente ai prodotti tecnologici, ad alcune tipologie di trasporto e alla quota fissa dell’energia elettrica, che usufruisce dell’intervento governativo sugli oneri di sistema.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione gli energetici (+4,2%), alimentari e bevande (+1,1%), servizi (+0,8%), altri beni (+0,5%), automobili (+0,1%), mentre la raffreddano i prodotti tecnologici (-0,2%).
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Febbraio 2022
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Aumentano i contributi positivi (6,2%) mentre restano quasi stabili quelli negativi (-0,46%).
L’aumento dell’inflazione è dovuto per 3,8 punti alla componente energetica e in particolar modo alla bolletta della luce (1,57 punti), del gas (1,27), carburanti (0,92). Crescono anche i prezzi degli alberghi, consegna dei cibi a domicilio, lezioni di scuola guida.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente ai prodotti tecnologici e alla quota fissa dell’energia elettrica, che usufruisce dell’intervento governativo sugli oneri di sistema.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione gli energetici (+3,8%), alimentari e bevande (+0,9%), servizi (+0,8%), altri beni (+0,3%), automobili (+0,1%), mentre la raffreddano i prodotti tecnologici (-0,2%).
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Gennaio 2022
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – valori percentuali
(*) Core inflation = variazione dell’indice dei prezzi al consumo al netto dei prodotti energetici e dei beni alimentari non trasformati
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per prodotto – valori percentuali
Contributi alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale per tipologia di prodotto – valori percentuali
Aumentano i contributi positivi (5,32%) mentre restano quasi stabili quelli negativi (-0,48%).
L’aumento dell’inflazione è dovuto per 3,2 punti alla componente energetica e in particolar modo alla bolletta della luce (1,3 punti), del gas (1,15), carburanti (0,75). Crescono anche i prezzi degli alberghi, consegna dei cibi a domicilio, lezioni di scuola guida.
Il contributo negativo è ascrivibile principalmente ai prodotti tecnologici e alla quota fissa dell’energia elettrica, che usufruisce dell’intervento governativo sugli oneri di sistema.
Tra i raggruppamenti di prodotti, contribuiscono all’inflazione gli energetici (+3,2%), servizi (+0,8%), alimentari e bevande (+0,7%), altri beni (+0,2%), automobili (+0,1%), mentre la raffreddano i prodotti tecnologici (-0,2%).
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