di Franco Mostacci
pubblicato sul Foglietto della Ricerca
Nei giorni scorsi l’Istat ha sentenziato che nel 2014 la pressione fiscale (entrate tributarie e contributive rispetto al Pil) è stata di 43,5%, in aumento di un decimo sul 2013.
di Franco Mostacci
pubblicato sul Foglietto della Ricerca
Nei giorni scorsi l’Istat ha sentenziato che nel 2014 la pressione fiscale (entrate tributarie e contributive rispetto al Pil) è stata di 43,5%, in aumento di un decimo sul 2013.
di Franco Mostacci
Nella giornata di oggi la Commissione europea ha diffuso le previsioni economiche per il 2014 e il 2015 ed è possibile fornire un quadro aggiornato sugli obiettivi di finanza pubblica per l’indebitamento strutturale e la riduzione del debito. Continua a leggere
di Monica Montella e Franco Mostacci
pubblicato su Scenari economici
Il comunicato del Ministero dell’Economia sul fabbisogno dello Stato per il mese di settembre 2013, nonostante i toni rassicuranti, conferma che i conti pubblici non sono affatto sotto controllo. Continua a leggere
di Monica Montella e Franco Mostacci
pubblicato su Scenari economici
In Italia si pagano i tassi di interesse sul debito pubblico fra i più alti in Europa. Se a questo aggiungiamo il livello dello stock di debito pubblico, che ha superato abbondantemente i 2.000 miliardi di euro, ecco spiegato il motivo per il quale la spesa per interessi passivi è di circa 100 miliardi di euro l’anno. Una cifra molto elevata che soffoca qualsiasi prospettiva di rilancio dell’economia come abbiamo visto in un articolo precedente. Continua a leggere
di Monica Montella e Franco Mostacci
pubblicato su Scenari economici
Di solito si associa la crescita del debito pubblico all’incremento degli interessi passivi, ma questa è una verità parziale perchè l’accumulazione del debito pubblico dipende da due fattori: l’indebitamento netto (o saldo del conto economico consolidato della pubblica amministrazione) e il raccordo disavanzo-debito (o saldo dei flussi finanziari). Continua a leggere
a cura di Monica Montella e Franco Mostacci
pubblicato su Scenari Economici
Nonostante i proclami governativi i conti pubblici continuano a dare segnali d’allarme. Tutto ciò con una pressione fiscale ai massimi livelli. Continua a leggere
a cura di Monica Montella e Franco Mostacci
pubblicato su Scenari Economici
Gli studi dell’OCSE, del Fondo Monetario Internazionale e della Commissione Europea, hanno evidenziato che uno dei requisiti che un sistema di bilancio deve avere per assicurare il controllo efficace della spesa, è la trasparenza verso il Parlamento e l’opinione pubblica. Continua a leggere
a cura di Monica Montella e Franco Mostacci
pubblicato su Scenari Economici
La dimensione del debito pubblico italiano, causato principalmente dall’elevata spesa per interessi, sta soffocando ogni prospettiva di crescita economica con ripercussioni devastanti anche sullo stato sociale. Prima che si arrivi ad un punto di non ritorno, il Governo dovrebbe attivare strumenti di politica economica tali da ricondurre lo stock di debito pubblico entro livelli di sostenibilità. Il timore di default dei debiti sovrani di alcuni Paesi, ha indotto l’Europa a definire rigidamente la sostenibilità del debito pubblico innescando un meccanismo di vincoli alla spesa pubblica che impediscono il rilancio della crescita economica. Continua a leggere
a cura di Monica Montella e Franco Mostacci
pubblicato su Scenari Economici
Il saldo primario che nel primo trimestre 2013 è risultato negativo per 9,6 miliardi di euro, ha un valore annualizzato[1] rispetto al Pil pari al 2,3%, leggermente inferiore alla stima governativa contenuta nel Def del 2013 (2,4%). Per mantenere l’obiettivo fino alla fine dell’anno, i conti pubblici dovranno replicare l’ottima performance del 2012 e quindi far registrare nei prossimi tre trimestri del 2013 un avanzo primario non inferiore ai 45 miliardi di euro. Un risultato ambizioso alla luce della politica economica che conduce l’attuale Governo. Continua a leggere
a cura di Monica Montella, Franco Mostacci
pubblicato su Scenari Economici
In primavera, con la trasmissione alla Commissione Europea dei dati di finanza pubblica e dei documenti previsti dal semestre europeo, i Paesi dell’Unione Europea hanno stilato un primo consuntivo dell’anno appena trascorso e hanno esplicitato i loro obiettivi per il 2013. Nel 2012 si è avuto uno scostamento, tra il preventivo e il consuntivo, nei livelli dei principali aggregati di finanza pubblica, intaccando la credibilità dei Governi dell’area UE. C’è da temere che anche nel 2013 l’accuratezza delle previsioni possa essere negativamente influenzata dalla recessione. Continua a leggere