(aggiornato il 5 marzo 2024)
Fonte: Istat
Quarto trimestre 2023
Contributi alla variazione del Pil per aggregato macroeconomico – 2022 e 2023 (valori percentuali)
Contributi alla variazione del Pil per branca di produzione – 2022 e 2023 (valori percentuali)
Nel quarto trimestre 2023 il Pil è salito di 0,2%, confermando la variazione stimata con la stima flash.
Il Pil nominale, quello che viene preso a riferimento per i rapporti fondamentali sui conti pubblici, è aumentato di 0,7%, con un deflatore in crescita di +0,5%.
In entrambi i casi si parla di serie destagionalizzate e corrette per il numero di giornate lavorative, che nel 2023 sono state 298, 2 in meno dell’anno precedente.
La scomposizione della crescita tra gli aggregati macroeconomici, mostra un calo dei consumi privati (-0,7%), compensato da una crescita degli investimenti (+0,5%) e della domanda estera netta (+0,3%), imputabile a un deciso aumento delle esportazioni. Invariate le scorte.
L’analisi per branca produttrice evidenzia una crescita delle sole costruzioni (+0,23%), mentre è nullo l’apporto dell’agricoltura e dell’industria in senso stretto. Leggermente in negativo i servizi e in particolare commercio, trasporto, alloggio, ristorazione (-0,08%).
###################################################
Terzo trimestre 2023
Contributi alla variazione del Pil per aggregato macroeconomico – 2022 e 2023 (valori percentuali)
Contributi alla variazione del Pil per branca di produzione – 2022 e 2023 (valori percentuali)
Nel terzo trimestre 2023 il Pil è risalito di 0,1%, con una revisione al rialzo di un punto decimale rispetto alla stima flash (nessuna variazione).
Il Pil nominale, quello che viene preso a riferimento per i rapporti fondamentali sui conti pubblici, è aumentato di 0,9%, con un deflatore in crescita di +0,8%.
In entrambi i casi si parla di serie destagionalizzate e corrette per il numero di giornate lavorative.
La scomposizione della crescita tra gli aggregati macroeconomici, mostra un aumento dei consumi privati (+0,4%) e della domanda estera netta (+0,9%), imputabile a un calo delle importazioni e a un leggero aumento delle esportazioni, con gli investimenti invariati. A ridursi sono invece le scorte (-1,2%).
L’analisi per branca produttrice evidenzia una lieve crescita sia dell’Industria, da suddividere in parti uguali tra industria in senso stretto e costruzioni, sia dei Servizi. Nullo l’apporto dell’agricoltura.
###################################################
Secondo trimestre 2023
Contributi alla variazione del Pil per aggregato macroeconomico – 2022 e 2023 (valori percentuali)
Contributi alla variazione del Pil per branca di produzione – 2022 e 2023 (valori percentuali)
Nel secondo trimestre 2023 il Pil è diminuito di 0,4%, con una revisione al ribasso di un punto decimale rispetto alla stima flash (-0,3%).
Il Pil nominale, quello che viene preso a riferimento per i rapporti fondamentali sui conti pubblici, è diminuito anch’esso di 0,4%, con un deflatore nullo.
In entrambi i casi si parla di serie destagionalizzate e corrette per il numero di giornate lavorative.
La scomposizione della crescita tra gli aggregati macroeconomici, mostra una tenuta dei consumi privati, un calo di quelli pubblici (-0,3%) e degli investimenti (-0,4%), mentre è invariata la domanda estera netta (-0,2%), imputabile a un calo in uguale misura delle esportazioni e delle importazioni. Positivo solo il contributo dovuto alle scorte (+0,3%).
L’analisi per branca produttrice evidenzia una contrazione imputabile soprattutto all’Industria (-0,3%), da suddividere in parti uguali tra industria in senso stretto e costruzioni. In calo anche i Servizi (-0,1%), tra cui le attività professionali e di supporto (-0,11%) e commercio, trasporto, alloggio (-0,08%). Nullo l’apporto dell’agricoltura.
###################################################
Primo trimestre 2023
Contributi alla variazione del Pil per aggregato macroeconomico – 2022 e 2023 (valori percentuali)
Contributi alla variazione del Pil per branca di produzione – 2022 e 2023 (valori percentuali)
Nel primo trimestre 2023 il Pil è cresciuto di 0,6%, con una revisione al rialzo di un punto decimale rispetto alla stima flash (+0,5%).
Il Pil nominale, quello che viene preso a riferimento per i rapporti fondamentali sui conti pubblici, è aumentato di 2,3%, con il deflatore ancora in aumento (+1,7%).
In entrambi i casi si parla di serie destagionalizzate e corrette per il numero di giornate lavorative.
La scomposizione della crescita tra gli aggregati macroeconomici, mostra un aumento dei consumi (+0,5%) sia privati (+0,3%) che pubblici (+0,2%) e degli investimenti (+0,2%), mentre scende la domanda estera netta (-0,2%), imputabile a un calo delle esportazioni maggiore di quello delle importazioni. Nullo il contributo dovuto alle scorte.
L’analisi per branca produttrice evidenzia una crescita quasi esclusivamente imputabile ai Servizi (+0,5%), tra cui le attività immobiliari (+0,3%), quelle professionali e di supporto (+0,28%) e le altre attività (+0,19%), mentre diminuiscono quelle finanziarie e assicurative (-0,12%) e la pubblica amministrazione (-0,10%). Un contributo appena positivo è ancora ascrivibile alle costruzioni (+0,07%) mentre scende l’industria in senso stretto (-0,03%). Nullo l’apporto dell’agricoltura.
###################################################
Conti nazionali trimestrali 2022
Conti nazionali trimestrali 2021
Conti nazionali trimestrali 2020
Conti nazionali trimestrali 2019
Conti nazionali trimestrali 2018
Conti nazionali trimestrali 2017
Conti nazionali trimestrali 2016