Il rendiconto, da approvare entro il 30 aprile successivo alla chiusura dell’esercizio, è il documento contabile attraverso il quale i Comuni mostrano come hanno speso i soldi dei cittadini, in che misura riscuotono le somme ad essi dovute, se hanno debiti da smaltire e più in generale come è gestita la finanza locale.
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Come misurare il debito pubblico
di Monica Montella e Franco Mostacci
pubblicato sulla Rivista Economia e Politica
Il debito pubblico non tiene conto degli esborsi futuri sui contratti derivati e i crediti commerciali mentre le passività finanziarie, valutate ai prezzi di mercato, dipendono dalle fluttuazioni del rendimento dei titoli di stato. In questo articolo analizziamo le differenze per avere un quadro più preciso dell’esposizione finanziaria del settore pubblico italiano.
La generosità del sistema previdenziale italiano (ma non per tutti)
di Franco Mostacci
Il 40% della spesa pubblica italiana, circa 340 miliardi nel 2017, è dovuto alle prestazioni erogate dagli enti previdenziali[1], coperte in parte dai contributi dei lavoratori (225 miliardi) e per la differenza dalla fiscalità generale (115 miliardi).
Il precario equilibrio tra politica fiscale e vincoli di bilancio
di Franco Mostacci
pubblicato sul Foglietto della Ricerca
I conti della pubblica amministrazione sono spesso considerati in funzione del rispetto dei limiti imposti per l’indebitamento e il debito pubblico, previsti dal Patto di stabilità e crescita della Ue.
Per tagliare il debito non c’è solo l’austerità
di Franco Mostacci
pubblicato su Il Fatto Quotidiano (11 marzo 2015, pag. 14)
Il debito pubblico italiano è aumentato nel solo 2014 di 66 miliardi di euro, toccando quota 2.135 miliardi. Nel 2015 il Governo prevede che cresca di altri 50 miliardi, con una spesa per interessi di 74 miliardi. Il peso del debito pubblico, pur se ancora sostenibile in termini di liquidità e solvibilità, da anni limita fortemente la crescita.
Gli swap escono dal deficit e salvano l’ITALIA
di Monica Montella e Franco Mostacci
Molto si è detto sul miglioramento dei conti pubblici per effetto della rivalutazione del PIL (investimenti in ricerca e sviluppo, economia illegale ecc.) poco si è parlato, però della contestuale riduzione della spesa per interessi, dovuta in gran parte all’esclusione dei contratti di swap e di forward rate agreement (FRA), e del suo impatto sul calcolo dell’indebitamento netto. Continua a leggere
Fact checking 2013: quanto sono affidabili le previsioni del Governo?
All’inizio di aprile, con il Documento di Economia e Finanza, è stato diffuso il Programma di Stabilità, che oltre a tracciare un consuntivo dell’anno appena trascorso, offre una previsione dell’andamento macroeconomico e dei saldi di finanza pubblica dal 2014 al 2018. A distanza di alcuni giorni, sono stati resi noti da Eurostat i dati della procedura per deficit eccessivi. All’esito del fact checking si conferma, anche nel 2013, uno scostamento per i principali aggregati, tra i dati di preventivo e quelli di consuntivo. Continua a leggere
La regola del debito e il disavanzo strutturale tra falsi miti e realtà
(versione PDF)
di Franco Mostacci
Secondo un’opinione diffusa, per adempiere al Fiscal Compact, l’Italia dovrà ridurre nel 2015 di oltre 50 miliardi il livello del proprio debito pubblico, con costi insostenibili per la società[1].
Fortunatamente, le cose al momento non stanno esattamente in questi termini. Continua a leggere
I tassi di interesse sul debito pubblico corrodono l’economia italiana
di Monica Montella e Franco Mostacci
pubblicato su Scenari economici
In Italia si pagano i tassi di interesse sul debito pubblico fra i più alti in Europa. Se a questo aggiungiamo il livello dello stock di debito pubblico, che ha superato abbondantemente i 2.000 miliardi di euro, ecco spiegato il motivo per il quale la spesa per interessi passivi è di circa 100 miliardi di euro l’anno. Una cifra molto elevata che soffoca qualsiasi prospettiva di rilancio dell’economia come abbiamo visto in un articolo precedente. Continua a leggere
Gli effetti negativi dei fattori del debito pubblico sulla vita reale
di Monica Montella e Franco Mostacci
pubblicato su Scenari economici
Di solito si associa la crescita del debito pubblico all’incremento degli interessi passivi, ma questa è una verità parziale perchè l’accumulazione del debito pubblico dipende da due fattori: l’indebitamento netto (o saldo del conto economico consolidato della pubblica amministrazione) e il raccordo disavanzo-debito (o saldo dei flussi finanziari). Continua a leggere